Mitsubishi progetta celle solari OLED a basso costo: il fotovoltaico di seconda generazione sarà organico

Uno degli aspetti su cui si sta concentrando la ricerca sull’energia solare, è l’abbattimento dei costi dei pannelli fotovoltaici costruiti in silicio, e in questo campo si sta sperimentando con grandi aspettative l’utilizzo dei materiali organici tipici degli OLED.

La Mitsubishi Chemical Corporation ha mostrato al recente Photovoltaic Power Generation Expo 2009 quello che sarà il fotovoltaico di prossima generazione: una cella solare a transistor organico con pellicola sottile TFT (Thin Film Transistor) in cui le singole celle dei transistor sono realizzate direttamente applicando un substrato conduttivo, opportunamente drogato, direttamente sui vetri del pannello, anziché lavorare su un classico die in silicio.
Le celle utilizzano un derivato del “fullerene” un materiale precursore dei semiconduttori di tipo BP, e un materiale brevettato, chiamato “benzorporfirina (BP)”, come tipo p.
La molecola era stata creata per essere applicata nella tecnologia OLED, ma si è poi scoperto che è particolarmente adatta per le celle solari grazie alle dimensioni del suo gap di banda.

[ad#post-rettangolo-medio-250-300]

Le celle progettate sono di 2 millimetri quadrati di area e hanno un’efficienza di conversione energetica del 4,9%, ma l’obiettivo della ricerca giapponese è di raggiungere un’efficienza di conversione della cella del 10%  (conversione del modulo del 7%) entro il 2010, e del 15% (conversione del modulo del 12%) entro il 2015, con due celle solari unite in tandem.

La Mitsubishi sta inoltre progettando di utilizzare anche materiali forniti da altri laboratori di ricerca sempre nel campo strati per le celle solari.
L’azienda sta inoltre monitorando con attenzione il mercato e si è detta pronta alla commercializzazione in qualsiasi momento lo riterrà opportuno.

mitsubishi_oled_cella_solare

Fonte: Techon