Le lampadine elettriche consumano circa un quarto del fabbisogno energetico degli Stati Uniti e uno degli aspetti più importanti è che molta energia viene dissipata in calore, quindi viene sprecata.
Un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas del Nord, finanaziato dal Dipartimento americano dell’energia, da tre anni sta compiendo promettenti ricerche sugli OLED applicati all’illuminazione.
L’obiettivo dei 15 membri del team è di produrre una sorgente luminosa molto più efficiente permettendo di risparmiare ingenti risorse e di diminuire allo stesso tempo le emissioni di inquinanti in atmosfera.
Con un investimento di 100 milioni di dollari nei prossimi anni, si stima che le prime lampadine arriveranno nelle case intorno al 2015, permettendo un risparmio di costi del 99% afferma il capo del progetto di ricerca dott. Omary: con una batteria da 9 volt si potrà accendere una lampadina.
I ricercatori putano inoltre a superare il classico schema che vuole la luce bianca prodotta dalle tre componenti blu rossa e verde che sono stabilizzate in modo diversi e possono portare allo scolorimento con l’utilizzo prolungato.
La soluzione allo studio sarebbe quella di produrre luce bianca direttamente senza lo schema primario, utilizzando molecole organiche derivate da alcuni materiali come oro, argento, rame e platino.
Il progetto si sta dimostrando particolarmente interessante tanto che è già entrato nella fase cosiddetta “patented”, e ha addirittura superato le richieste qualitative del Dipartimento dell’Energia.