Anche le auto saranno Open Source: al Motor Show arrivano i pannelli OLED con luci e messaggi personalizzabili. A quando il via al modding?

Anche le auto potranno beneficiare delle ricerche in campo OLED, e il recente Motor Show di Ginevra si sono viste le prove generali delle possibili applicazioni.
La EDAG ha messo in campo un prototipo di auto “Open Source” che ha la caratteristica di sfruttare i vetri per dare informazioni visive sia all’interno che all’esterno della vettura, grazie alle potenzialità degli schermi OLED, che saranno posizionati sia sul parabrezza che sul lunotto.

[ad#post-rettangolo-medio-250-300]

L’ampia superficie visiva potrà superare gli attuali limiti dei navigatori satellitari o schermi TV per auto, proiettando messagi sullo stato del veicolo, della strada che si sta percorrendo e molte altre informazioni sul traffico o sulla sicurezza.

Come si nota sul video:

i segnali come stop o luci di emergenza risulterebbero molto più visibili.
Il concept della light car è pensato in ottica ambientale e ha una scocca leggera in fibra di basalto completamente riciclabile, quattro motori elettrici agli ioni di litio ognuno dei quali trova posto vicino alle ruote.

Se per ora gli utenti potranno modificare solo la posizione e la forma delle luci e dei messaggi informativi, il concetto di Open Source permetterebbe in linea teorica la modifica delle componenti hardware dei veicoli, in particolari dei circuiti elettronici e delle schede integrate, e scatenando l’arte del modding su parabrezza e fiancate, elevando all’ennesima potenza il cencetto dei produttori tradizionali di auto personalizzata.

La light car è ancora in fase di sviluppo ma soprattutto cerca possibili produttori, che potrebbero far rivivere agli autoveicoli un periodo simile al primo ‘900 quando erano gli artigiani dell’auto a sperimentare, prima di essere ingoiati dai grandi gruppi che a parte modifiche estetiche e motori euro ++++ solo leggermente innovativi hanno negli ultimi decenni frenato lo sviluppo del settore.

La presentazione stampa completa è scaricabile in PDF qui.

Fonte: Autoblog